Il marocchino è una passione per il cioccolato e il caffè

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  • 23.03.2017

Oltre al bicerin famoso in tutto il mondo, il Nord Italia ci ha regalato anche un’altra bevanda sopraffine al caffè. Il marocchino è nato a Torino all’inizio del 20° secolo. In realtà è un cappuccino in piccolo con aggiunta di cacao, ma ti da un massimo di piacere.

Si deve il nome di “marocchino” al colore di un tipo di pelle usata come fascia per cappelli molto in voga negli anni trenta in Italia. In italiano “marocchino” significa “marrone chiaro”. Ma i senatori non hanno accettato questo nome, perché hanno trovato qualche lesione dei diritti di marocchini locali in quel nome. Così il nome di “marocchino” è stato rinominato il “moretto”. Tuttavia, quest’ultimo non è stato usato ed il caffè ha mantenuto il suo nome originale.

Per preparare un marocchino, preparate una porzione di caffè espresso da Porto Rosso Espresso. Poi versate un mezzo cucchiaino della polvere di cacao magro in un bicchierino di vetro riscaldato da 80 ml, aggiungete il caffè e mescolate.

Montate 15 ml di latte a neve densa e aggiungete la crema di late montato delicatamente alla miscela di caffè e cacao, distribuite 1.5 cucchiaino di cacao in polvere sulla superficie della schiuma. Attendete fino a che la bevanda sia divisa in due parti – schiuma di late e caffè misto. Per la decorazione prendere 10 ml di sciroppo di cioccolato o cioccolato liquido. Se volete preparare un marocchino vero alla torinese, prima di tutto mettere un pezzo di cioccolato fondente sul fondo del bicchierino.