Il caffè decaffeinato in Italia si trova in una posizione speciale – per la bevanda esiste anche una parola speciale «la strega». Questa denominazione e’ nata grazie ad un uomo d’affari tedesco Ludwig Roselius chi insieme con il suo assistente Carl Wimmer avevano inventato casualmente il primo metodo della decaffeinizzazione. Era successo nel 1903, quando la nave del commerciante caricata con il caffè si era caduta in una tempesta. La merce si era bagnata notevolmente ma Roselius non aveva voluto considerarla come rovinata ed aveva dato i grani a perizia. Il caffè si era dimostrato abbastanza accettabile in qualità, solo il contenuto di caffeina si e’ diminuito in modo notevole.
Dopo tre anni il metodo della decaffeinizzazione era stato brevettato, ed a Brema e’ stata aperta la societa’ che si occupava della produzione del caffè decaffeinato sotto la denominazione Kaffee-Handels-Aktien-Gesellschaft (Kaffee HAG). Per stimolare le vendite della merce inconsueta per i consumatori Roselius aveva inventato la leggenda secondo quale lui aveva creato questo prodotto in memoria del suo padre morto di malattia cardiaca causata da una overdose del caffè.
A metà del Novecento la bevanda si è apparsa in Italia, ed ha acquisito subito la popolarita’. Nel corso del tempo la tecnologia di Roselius avevano riconosciuta non ecologica e l’hanno vietata, pero’ il nome della «strega» si e’ fissato per questo prodotto. Solo ordinando il caffè decaffeinato in locale italiano bisogna ricordare: la prima lettera della parola «hag» non si legge secondo le regole della lingua italiana.