Il caffè perfetto: i suggerimenti dei baristi napoletani

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  • 05.08.2015

La patria dei migliori baristi e’ l’Italia del Sud, e precisamente la misteriosa e ribelle citta’ di Napoli, una delle capitali culinarie del paese. Qui si  impongono le richieste di prim’ordine alla qualità del caffè.

Se il gusto, il colore e la consistenza della bevanda almeno per la centesima non corrispondono ai criteri rigorosi senza rimpianti la bevanda va inviata al rottame. Per ottenere il risultato impressionante i baristi locali seguono rigorosamente alcune regole. Queste regole si basano all’osservanza del regime termico. Le tazze per la preparazione del caffè espresso devono riscaldarsi dentro il contenitore con l’acqua bollente piuttosto che con l’acqua calda, poiché in una tazza piccola il caffè si raffredda molto rapidamente.

Il latte per il cappuccino non deve essere scaldato sopra 65-70 ° C, altrimenti il ​​caffè sarà brucente perde molto nel suo gusto. La pellicola del crema va verificata come segue: si versa lo zucchero da un sacchetto sul caffè espresso appena fatto. Se l’ultimo rimane sulla superficie della pellicola almeno un paio di secondi, vuol dire che tutto sia in ordine.

D’altronde gli abitanti di Napoli sono pienamente convinti che il segreto del loro caffè stia in acqua magnifica, e quindi creare un tale capolavoro in qualsiasi altra città del mondo è semplicemente impossibile. In poche parole esiste sempre un limite alla perfezione, e questo limite sia a conoscenza dei professionisti napoletani.