Essendo i veri apprezzatori del caffè, i napoletani sono pronti di lodarlo di ogni maniera, con il passare degli anni attribuendo alla bevanda sempre più delle caratteristiche preziose. E naturalmente loro hanno particolarmente sentito piacere dalla scoperta recente dei loro concittadini – degli scienziati dall’Università di Napoli. A seguito degli sperimenti adempiti gli esperti hanno rivelato che il caffè protegge contro lo steatosi epatica non alcolica (NAFLD). Questa malattia consiste in accumulodel grasso eccessivo dalle cellule del fegato, e può provocare la cirrosi epatica.
Gli sperimenti sono stati adempiti sui topi: tutti i giorni i roditori sono stati alimentati con il cibo ad alto contenuto dei grassi equivalente di sei tazze di caffè espresso per un uomo con il peso pari ai 70 chili. Si era dimostrato che con questa razione i roditori si ingrassavano meno che in assenza della caffeina nel menù. Inoltre l’uso regolare del caffè aveva un effetto positivo sugli indicatori chiave relativi alla NAFLD.
Il fatto sta che la caffeina aumenta il livello della proteina zonulina, che riduce la penetrabilita intestinale. In questo modo l’intestino filtra meglio le sostanze nocive, quali trovandosi nel flusso sanguigno facilitano la distruzione del fegato.
E adesso ogni volta assaporando sorso a sorso la tazza del caffè mattinale, si può pensare con piacere che proprio adesso vi abbiate cura di voi stessi.
